% Naoki Pross 2017 % % Estratto dai corsi presso la Scuola delle Arti e Mestieri di % Bellinzona. \section{L'amplificatore Operazionale (\texttt{op-amp})} %% TODO: schema opamp \begin{center} \begin{tabular}{ l r r l} & Ideale & Reale \\ \hline \\ Amplificazione di tensione & $\infty$ & $10^4 \div 10^8$ \\ Resistenza d'ingresso\footnotemark[1] & $\infty$ & $10^5 \div 10^{15}$ & $\Omega$ \\ Resistenza d'uscita\footnotemark[2] & $0$ & $20 \div 500$ & $\Omega$ \\ Banda passante & $0\div\infty$ & $0\div 50$ & MHz \\ \end{tabular} \end{center} \footnotetext[1]{Resistenza tra l'ingresso e la massa} \footnotetext[2]{Resistenza interna del generatore} $$ A_{db} = 20\cdot\log (G) $$ $$ A_{db} = 20\cdot\log \Big (\frac{U_u}{U_i}\Big)$$ $$ G = 10^\frac{A_{db}}{20} $$ \section{\texttt{op-amp} funzionamento ad anello chiuso} L'op-amp utilizzato ad anello aperto (open loop) non presenta un comportamento lineare a causa dell'elevato guadagno ($A_{ol}$). Inoltre ($A_{ol}$) \`e dipendente dalla temperatura, quindi pu\`o presentare una considerevole variazione. Pertanto la configurazione ad anello aperto non pu\`o essere usata per circuiti amplificatori o attenuatori. Occore in questi casi inserire l'op-amp in una rete di \emph{retroazione negativa} (o controreazione) che consenta di limitare il guadagno complessivo e rendere la risposta del circuito \emph{lineare} per escursioni relativamente ampie di $V_{in}$, definito dal progettista e indipendente da $A_{ol}$ In zona di funzionamento lineare si considera $U_d = 0$ V per $-V_{sat} < V_o < V_{sat}$, quindi $A_{ol} = \infty$. \begin{figure}[!h] \centering \begin{pspicture}(5,2) \pnodes(0,0){A}(0,2){B}(5,1){C}(5,0){G} \tension(B)(A){$V_d$} \OA(B)(A)(C) \tension(C)(G){$V_o$} \ground(G) \end{pspicture} \vspace{1em} \caption{{\tt op-amp} ideale} \end{figure} \subsection{Amplificatore Invertente} Considerando il circuito seguente. Se $V_d = 0$ l'ingresso inverente \`e a massa virtuale. Pertanto $$i = \frac{V_i}{R_A} \qquad e \qquad i_F = \frac{V_o}{R_F}$$ Se nell'ingresso invertente non scorre corrente ($i_- = 0$) possiamo asserire che $i = i_F$, quindi $$ - \frac{V_o}{R_F} = \frac{V_i}{R_A} \implies V_o = V_i \cdot\frac{R_F}{R_A}$$ $$ A_V = \frac{V_o}{V_i} \implies A_V = -\frac{R_F}{R_A} $$ % opamp invertente \begin{figure}[h] \centering \begin{pspicture}(8,4) \pnodes(0,3){A}(3,3){B}(6,3){C}(8,3){D} \pnodes(3,3){OM}(3,0){OP}(6,1.5){OO} \pnodes(0,0){G1}(6,0){G2}(8,0){G3} \psdots(A)(OO)(OM) \OA[OAiminuslabel=$i_-$,OAioutlabel=$i_o$](OM)(OP)(OO) \ground(OP) \resistor[intensitylabel=$i$](A)(OM){$R_A$} \psline(OM)(B) \resistor[intensitylabel=$i_F$,directconvention=false](B)(C){$R_F$} \psline(C)(OO) \psline[linestyle=dashed]{-}(C)(D) \resistor[intensitylabel=$i_L$](D)(G3){$R_L$} \ground(G3) \tension(A)(G1){$V_i$} \ground(G2) \tension(OO)(G2){$V_o$} \ground(G1) \end{pspicture} \vspace{1em} \caption{Configurazione invertente} \end{figure} La resistenza d'ingresso ($R_{in}$) del circuito risulter\`a pari ad $R_A$. \`E importante notare, che collegando un carico $R_L$ la corrente d'uscita dell'op-amp risulter\`a $i_o = i_F + i_L$. Bisogna quindi scegliere $R_A, R_F$ e $R_L$ tali da non superare la corrente massima in uscita dell'op-amp. \subsection{Sommatore invertente} Aggiungendo un ingresso al circuito invertente con un rispettivo resistore, si ottiene un dispositivo in grado di effettuare la somma, cambiata di segno dei segnali in entrata. % opamp sommatore \begin{figure}[h] \centering \begin{pspicture}(7,5) \pnodes(0,4){A}(0,2.5){A'}(4,2.5){OM'}(4,4){B}(7,4){C} \pnodes(4,4){OM}(4,0){OP}(7,2){OO} \pnodes(0,0){G1}(7,0){G2} \psdots(A)(A')(OO)(OM)(OM') \OA[OAiminuslabel=$i_-$,OAioutlabel=$i_o$](OM)(OP)(OO) \ground(OP) \resistor[intensitylabel=$i_1$](A)(OM){$R_1$} \resistor[intensitylabel=$i_2$](A')(OM'){$R_2$} \uput{.4}[180]{0}(A){$V_1$} \uput{.4}[180]{0}(A'){$V_2$} \psline(OM)(B) \resistor[intensitylabel=$i_F$](B)(C){$R_F$} \psline(C)(OO) % \tension(A)(G1){$V_i$} \ground(G2) \tension(OO)(G2){$V_o$} % \ground(G1) \end{pspicture} \vspace{1em} \caption{Configurazione come sommatore invertente} \end{figure} La relazione di $V_1$ e $V_2$ con l'uscita $V_o$ pu\`o essere calcolata in modo analogo a quanto fatto per l'amplificatore invertente. Considerando nulla $i_-$ possiamo quindi dire che $i_f = i_1 + i_2$, con $i_1 = \frac{V_1}{R_1}$ e $i_2 = \frac{V_2}{R_2}$. Pertanto $$ V_o = R_F\cdot i_F = -R_F\cdot\Big (\frac{V_1}{R_1}+\frac{V_2}{R_2}\Big )$$ Nel caso paricolare in cui $R_F = R_1 = R_2$ si ottiene $V_o = - (V_1 + V_2)$. Senza carico $i_o = i_F = i_1 + i_2$. \subsection{Amplificatore non invertente} La configurazione invertente presenta una $R_{in}$ relativamente ridotta; inoltre, in certi casi, l'inversione di fase pu\`o costituire un problema. La configurazione seguente (non invertente) ovvia agli inconvenienti menzionati. % opamp non invertente \begin{figure}[h] \centering \begin{pspicture}(8,4) \pnodes(0,3){A}(3,3){B}(6,3){C}(8,3){D} \pnodes(3,3){OM}(2,0){OP}(6,1.5){OO} \pnodes(0,0){G1}(6,0){G2}(8,0){G3} \psdots(OO)(OM)(OP) \OA[OAiminuslabel=$i_-$,OAioutlabel=$i_o$](OM)(OP)(OO) \resistor[intensitylabel=$i$,directconvention=false](A)(OM){$R_A$} \psline(A)(G1) \psline(OM)(B) \resistor[intensitylabel=$i_F$,directconvention=false](B)(C){$R_F$} \psline(C)(OO) \psline[linestyle=dashed]{-}(C)(D) \resistor[intensitylabel=$i_L$](D)(G3){$R_L$} \ground(G3) \uput{.4}[180]{0}(OP){$V_i$} \ground(G2) \tension(OO)(G2){$V_o$} \ground(G1) \end{pspicture} \vspace{1em} \caption{Configurazione non-invertente} \end{figure} Il segnarle viene applicato all'ingresso non invertente, cos\`i da ottenere un guadagno $A_V$ positivo. Se $i_- = 0$ allora $i_f = i$ pertanto $V_- = V_o\frac{R_A}{R_F + R_A}$ considerando il cortocircuito virtuale fra gli ingressi si ha $V_- = V_i$ quindi $$ V_o = V_+\cdot\frac{R_A+R_F}{R_A} = V_i\cdot\Big (1+\frac{R_F}{R_A}\Big )$$ $$ A_V = \frac{V_o}{V_i} = \frac{R_A + R_F}{R_A} = 1+\frac{R_F}{R_A}$$ \subsection{Inseguitore di tensione (buffer)} Un inconveniente piuttosto frequente in elettronica \`e costituito dall'attenuazione che nasce fra due circuiti, l'uno con elevata resistenza d'uscita, l'altro con ridotta resistenza d'ingresso: occorre introdurre un buffer che funzioni come \emph{adattatore d'impedenza}, eliminando questo problema. Il circuito seguente risponde a questa esigenza. %% TODO: circuito buffer Esso infatti presenta un guadagno unitario, elevatissima resistenza d'ingresso e bassissima resistenza d'uscita. $$ V_o = V_- = V_i \implies A_V = \frac{V_o}{V_i} = 1 $$ \subsection{Sommatore non invertente} Il circuito seguente fornisce in uscita, una tensione pari alla somma dei segnali d'ingresso. %% TODO: schema sommatore non inv. Esso pu\`o essere visto come un applicazione dell'amplificatore non invertente. Grazie a Millman possiamo calcolare la tensione sull'ingresso non invertente. $$ V_+ = \frac{\frac{V_1}{R_1}+\frac{V_2}{R_2}}{\frac{1}{R_1}+\frac{1}{R_2}} \qquad se \quad R_1 = R_2 \implies V_+ = \frac{V_1+V_2}{2}$$ Dall'amplificatore non invertente sappiamo che: $$ V_o = V_+\cdot\frac{R_A+R_F}{R_A} = V_i\cdot\Big (1+\frac{R_F}{R_A}\Big )$$ In maniera pi\`u generale: \begin{align*} V_o &= \frac{\frac{V_1}{R_1}+\frac{V_2}{R_2}}{\frac{1}{R_1}+\frac{1}{R_2}}\cdot\Big (1+\frac{R_F}{R_A}\Big )\\ &= \Big (\frac{V_1}{R_1}+\frac{V_2}{R_2}\Big )\cdot\frac{R_1\cdot R_2}{R_1+R_2}\cdot\Big (1+\frac{R_F}{R_A}\Big )\\ &= \frac{V_1\cdot R_2+ V_2\cdot R_1}{\cancel{R_1\cdot R_2}}\cdot\frac{\cancel{R_1\cdot R_2}}{R_1+R_2}\cdot\Big (1+\frac{R_F}{R_A}\Big )\\\\ &= \Big (V_1\cdot\frac{R_2}{R_1+R_2}+V_2\cdot\frac{R_1}{R_1+R_2}\Big )\cdot\Big (1+\frac{R_F}{R_A}\Big )\\ \end{align*} \subsection{Amplificatore differenziale}